D. è uno di quei ragazzi che, se non incontri nel momento giusto, rischia di perdersi.
Fin dalle scuole medie ha fatto fatica ad adattarsi ai ritmi e alle aspettative della scuola.
Le superiori, poi, si sono rivelate un ostacolo troppo alto: D. ha smesso di frequentarle, chiudendosi al mondo.
Ma la vita è più bella se incontri qualcuno che non ti giudica, ma ti accoglie.
D. è arrivato al nostro Centro di Aggregazione Giovanile grazie alla mediazione di un’educatrice presente nella sua famiglia, coinvolta in un progetto contro la povertà educativa. Quel primo incontro è stato l’inizio di qualcosa di nuovo: uno spazio in cui poteva essere se stesso, senza pressioni né etichette.
Ha iniziato piano, restando nel tempo libero non strutturato, dove l’unica richiesta era esserci.
Poi, giorno dopo giorno, ha scelto di mettersi in gioco: nei laboratori pratici come falegnameria e ciclofficina, ma anche in progetti più profondi, come quelli sull’affettività o sul lavoro di squadra. Sempre rispettando i suoi tempi, la sua libertà, le sue modalità.
La vita è più bella se puoi scoprire chi sei davvero, senza dover dimostrare nulla a nessuno.
Oggi D. lavora e, nel tempo libero, torna volentieri al CAG, dove racconta le sue conquiste, ma anche le sue difficoltà.
Di recente ha fatto una scelta importante: ha presentato domanda per il Servizio Civile Universale. Un anno al servizio della sua comunità.
Lui, che scappava da ogni impegno, oggi vuole restituire ciò che ha ricevuto.