|1994 2024| FACCIAMO 30!

Il racconto di Andrea

Avevo 21 anni, vivevo nell’hinterland di Milano e volevo impegnarmi per costruire un mondo più giusto, insieme ad altre persone, convinto che le relazioni sono ciò dà senso alla vita e la arricchiscono, spingendoci oltre i limiti del quotidiano e di quello che sembra essere l’unico orizzonte possibile.

Oggi ho 51 anni e insieme a Barbara, Massimo, Stefano, Paolo, Laura, Giuliano e a tante altre persone che si sono aggiunte nel tempo, festeggiamo i 30 anni di un sogno diventato realtà: la Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali.

L’inizio della Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali affonda le radici nella voglia di diventare “grandi”, di lasciarsi alle spalle la nostra adolescenza e iniziare a occuparci di altri, dei bisogni e del potenziale di altre persone come noi. Per questo i primi passi che abbiamo mosso sono stati nei centri di aggregazione giovanile, luoghi di socializzazione e palestre di cittadinanza attiva di tante ragazze e ragazzi nei quartieri dormitorio della periferia Sud di Milano, tra le risaie del parco agricolo e i quartieri di edilizia popolare.
Sono stati anni intensi; sono stati gli anni in cui il Welfare dei servizi diventava territoriale; sono stati gli anni in cui si iniziavano a riconoscere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Con la Libera Compagnia abbiamo voluto contribuire a questo fermento, esserne parte attiva; e così accanto all’impegno nei Centri di aggregazione Giovanile abbiamo iniziato a portare la nostra passione per il sociale nelle Comunità per minori, nei Servizi Minori e Famiglia, nei Centri Diurni per le persone con disabilità complessa, nel lavoro nelle scuole.

In ogni luogo, in ogni nuovo impegno avevamo sempre lo stesso obiettivo: generare legami sociali per non lasciare indietro nessuno.

A 30 anni di distanza guardo con commozione e affetto a quelle prime esperienze e ci riconosco dentro i primi passi di un progetto più grande, che alla passione ha affiancato professionalità e competenze specialistiche che oggi sono espresse da oltre 250 uomini e donne.

Da subito, infatti, ci siamo resi conto che se volevamo lavorare per tutelare e promuovere i diritti dei minori, delle persone con disabilità, dei soggetti più fragili, dovevamo garantire la qualità dei servizi e quindi un’alta formazione delle professionalità coinvolte. Educatrici ed educatori, assistenti sociali, pedagogiste, psicologi e psicologhe mettono a disposizione le loro competenze ogni giorno per innovare i servizi sociali ed educativi, mantenendo allo stesso tempo il rapporto diretto con il territorio, con la dimensione locale e di prossimità. Al loro fianco ci sono poi tanti volontari e molti cittadini, che con il loro impegno e la loro passione arricchiscono e supportano progettualità e servizi.

Quella prima intuizione di alcuni giovani nella primavera del 1994 ha continuato a crescere, ad assumersi nuove responsabilità, affrontando le complessità come uno stimolo a rispondere a nuovi bisogni, una risposta da cercare e trovare sempre insieme. È stato così durante la pandemia che ha chiesto anche a noi uno sforzo di innovazione per rimanere accanto alle persone che accompagniamo nonostante le chiusure forzate; è stato così ogni volta che un nuovo bisogno ha bussato alla nostra porta e ha chiamato in gioco competenze vecchie e nuove e la generosità di tante persone che rendono la Libera Compagnia di Arti & Mestieri Sociali la realtà che è oggi.

Sortirne insieme per noi non è stato solo uno slogan per attraversare le difficoltà durante la pandemia, ricordando la lezione di Don Milani, ma una bussola, un orizzonte di riferimento: siamo insieme a bambine e bambini, adolescenti e giovani che affrontano i propri compiti di sviluppo in condizioni avverse, con genitori fragili che cercano risorse per esercitare la loro responsabilità di cura, con adulti in difficoltà materiale e psicologica che chiedono ascolto, con anziani e con persone con disabilità che interrogano l’ambiente di riferimento per cercare di rimuovere ostacoli e barriere all’espressione della propria soggettività.

Per stare davvero accanto alle persone in difficoltà è necessario sentirsi parte di una Compagnia, che non ti lascia da solo, in cui ciascuno porta la sua ricchezza personale e professionale. Il sogno di un gruppo di giovani dell’hinterland milanese compie 30 anni, è una realtà che ha superato le aspettative di una compagnia di ventenni pieni di passione e speranze, è un progetto in continuo divenire che cresce grazie al desiderio di imparare e insegnare a prendersi cura di sé e degli altri.

Abbiamo fatto trenta e… stiamo già pensando a fare trentuno, perché sia ancora primavera, per tutte le persone che sono alla ricerca del proprio appuntamento con il mondo.

Andrea Marchesi
Fondatore e Presidente

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